- L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera avrebbe violato i principi di trasparenza del Freedom of Information Regulation, negando più volte le informazioni richieste tramite gli accessi agli atti formulati dalla Sea Watch in merito a un caso di respingimento avvenuto nel Mediterraneo.
- «Con le nostre navi e i nostri aerei siamo stati testimoni di numerosi episodi di questo tipo», dice Alberto Mallardo di Sea Watch Italia.
- Leggeri ha sempre detto che non ha intenzione di lasciare la sua poltrona, forte del sostegno avuto per la sua nomina dai governi europei. Ma le indagini interne potrebbero cambiare le carte in tavola.
La Sea Watch, ong attiva nel soccorso in mare dei migranti, ha fatto causa a Frontex davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea. L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera avrebbe violato i principi di trasparenza del Freedom of Information Regulation, negando più volte le informazioni richieste tramite gli accessi agli atti formulati dalla Sea Watch in merito a un caso di respingimento avvenuto nel Mediterraneo. Il caso La Sea-Watch fa riferimento a un episodio di r



