Dopo uno scudetto e un solo anno e mezzo, la partenza del georgiano dal Napoli al Psg ha aperto crepe sentimentali soprattutto nei più giovani: avevano trovato in lui un calciatore selvaggio e bambino. Il tempo degli idoli si consuma sempre più in fretta, nel tempo dei legami fast food. Un principio che potremmo chiamare della divisibilità del campione, niente di nuovo, ma sempre più tragicamente accettato con semplicità da tutti. Senza ribelli alla Gigi Riva
La partenza di Khvicha Kvaratskhelia dal Napoli al Paris Saint-Germain ha aperto crepe sentimentali soprattutto nei ragazzi napoletani perché avevano trovato un calciatore selvaggio che sembrava giocasse le partite importanti come se stesse per strada, e questo atteggiamento li ha subito conquistati. Poi ha anche portato lo scudetto a Napoli. Dribblava e si divertiva e con lui si divertivano i ragazzi che vedevano violate le regole delle scuole calcio. L’eroe è principalmente uno che sa trasgred



