La Siria di Assad, alleato storico della Russia, ha annunciato oggi, mercoledì 20 luglio, che romperà ufficialmente ogni rapporto diplomatico con l’Ucraina. La scelta annunciata tramite un comunicato stampa del ministero degli Esteri siriano è giustificata seguendo il “principio di reciprocità”.

A fine giugno infatti il presidente ucraino Zelensky aveva annunciato che avrebbe chiuso le relazioni diplomatiche con la Siria, dopo che quest’ultima aveva riconosciuto formalmente le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, sostenute dalla Russia, nell’Ucraina orientale.

Il precedente 

Secondo il ministro degli Esteri siriano non è la prima volta che vengono interrotte le relazioni tra i due paesi. Già nel 2018 l’Ucraina avrebbe rotto i rapporti, rifiutandosi di rinnovare le residenze del personale diplomatico siriano a Kiev, non permettendogli di fatto di lavorare. A quel punto l’ambasciata siriana aveva sospeso i suoi compiti «a causa degli atteggiamenti ostili del governo ucraino».

I legami tra Siria, Russia e Iran

La rottura avviene in un momento importante. Il ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad è infatti in Iran per incontrare dei funzionari a Teheran, il giorno dopo un vertice tra i leader di Russia, Iran e Turchia nella capitale iraniana. Nell’incontro si è discusso anche del futuro della Siria, dove sembra potrebbe esserci una nuovo offensiva turca nei territori del nord.

La Russia rimane un alleato fondamentale per Assad, ancora di più da quando l’intervento di Putin nella guerra civile siriana ha permesso al dittatore di rimanere al potere. A sua volta la Siria si è sempre schierata dalla parte russa nel riconoscere territori separatisti. 

Secondo diverse fonti poi Putin avrebbe cercato di arruolare nell’esercito russo che opera in Ucraina, diverse truppe provenienti dalla Siria.

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