- Droga, estorsioni, minacce, violenza, controllo del territorio. Omicidi e gambizzazioni. Rapporti ambigui con il mondo dell’economia e della politica, non solo locale. E poi la parentela con il potente clan romano dei Casamonica. È il clan Di Silvio che da anni opprime Latina
- Negli ultimi anni sono stati duramente colpiti dalle indagini della Dda della Procura di Roma. La collaborazione di alcuni ex memrbi dei clan ha permesso di svelare il loro rapporto con imprenditori e politici, non solo locali
- «Ridevamo perché Salvini andava contro i Casamonica e poi noi zingari facevamo la campagna per la sua lista», racconta in un verbale un uomo dei clan, reso noto qualche giorno prima della proposta del leghista Durigon sul cambio del nome del parco, dedicato ai giudici uccisi dalla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Droga, estorsioni, minacce, violenza, controllo del territorio. Omicidi e gambizzazioni. Rapporti con il mondo dell’economia e della politica, non solo locale. E poi la parentela con il potente clan romano dei Casamonica a rendere ancora più forte il loro nome. È il clan Di Silvio che da anni opprime Latina con il suo predominio criminale. Non è l’unico: nel capoluogo pontino, 120mila abitanti a 70km da Roma, è forte la presenza anche dei Travali (con cui i Di Silvio sono imparentati) e dei



