Negli ultimi cinque anni il regno saudita ha smesso di finanziare le moschee in giro per il mondo e per riabilitare la sua immagine punta sugli scambi culturali e le cattedre universitarie. La Grande Moschea di Roma è stata per anni il suo centro di diplomazia religiosa
- Con la deposizione della prima pietra della Grande Moschea di Roma, i sauditi hanno ottenuto un importante centro di potere politico e religioso nel cuore dell’Italia.
- L’ex ministro dell’Interno Minniti aveva pensato di commissariare la struttura perché troppo dipendente dalle ambasciate arabe.
- Ora il soft power della penisola arabica passa attraverso il finanziamento di eventi culturali e cattedre universitarie come accaduto a Bologna.
Le relazioni tra Italia e Arabia Saudita iniziano il 19 aprile del 1932 quando Faysal, il figlio del re Abdullaziz, alla giovane età di 26 anni fu ospitato a Palazzo Chigi per lo scambio delle ratifiche del Trattato di amicizia fra i due paesi. Da quel momento, Italia e Arabia Saudita sono state legate da una ricca relazione diplomatica che ha giovato all’export italiano. Tuttavia, è impossibile scindere il paese arabo dalla sua fervente vena religiosa. Il regno saudita è sempre stato considera



