La notte del 14 aprile davanti alle coste di Lamezia un pescatore trova il cadavere di un bambino. I detective risalgono a una strage mai censita. Ora il bimbo ha un nome grazie al Dna della madre
Del piccolo Anas Zouabi è rimasto poco: solo le esili gambe attaccate al bacino. Nulla più. Per due mesi ha galleggiato senza vita nello specchio di mare Tirreno incastonato tra Sardegna, Sicilia e Calabria. Vittima per molto tempo senza nome di uno dei tanti naufragi fantasma. Ora un nome ce l’ha. Anas, appunto. Morto annegato a sei anni, durante una traversata impossibile che dalla Tunisia avrebbe dovuto condurlo fino alle coste sarde. Poco battuta dai trafficanti, ha il vantaggio di essere fu



