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Nuovi casi al minimo, preoccupazione per i ritardi nei vaccini e per le varianti

LaPresse
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Mentre l’epidemia concede una tregua all’Italia, nel resto d’Europa la preoccupazione rimane alta a causa de ritardi nelle consegne dei vaccini e per via delle varianti più contagiose del coronavirus

  • Lunedì è stato registrato il più basso numero di nuovi casi dall’inizio della seconda ondata.
  • Ma i dati positivi non bastano a nascondere la preoccupazione per il ritardo del piano vaccini e per la pericolosità delle nuove varianti.
  • Il Portogallo, ad esempio, ha visto la sua situazione peggiorare in poche settimane e ora ha lo stesso numero di nuovi casi dell’Italia, pur avendo un sesto della sua popolazione.

Il primo giorno in cui gran parte dell’Italia, sedici regioni in tutto, si trova in zona gialla, segna anche il numero più basso di nuovi casi dall’inizio della seconda ondata (complice il lunedì, giorno in cui di solito viene analizzato un numero molto basso di tamponi). Ieri, sono stati registrati 7.925 nuovi casi, il numero più basso dallo scorso 14 ottobre. Tornano però a salire i posti occupati in terapia intensiva dai malati di Covid-19, più 37, e i ricoveri, più 164. I decessi restano

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