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Il governo avvia i monitoraggi dei ponti con pochi soldi e tanta confusione

LaPresse
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Stanziati appena 450 milioni di euro per dodicimila infrastrutture sulle strade Anas e sulle autostrade. Pioggia di quattrini invece per la A24 e A25 del gruppo Toto, un miliardo di euro per 133 opere, 7 milioni e mezzo ciascuna

  • Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità, Enrico Giovannini, ha interrotto il lungo letargo statale sulla sicurezza, ma i soldi stanziati per i monitoraggi dei ponti riguardano un numero esiguo di opere e non bastano neppure per avviare l’operazione.
  • Sulle autostrade A24 e A25 del gruppo Toto viene invece fatto piovere un mare di soldi, un miliardo di euro, 7 milioni e mezzo per ogni viadotto. Bandita la prima gara per 220 milioni.
  • Migliaia di sovrappassi transitano dalla gestione di province, comuni e regioni a quella dell’Anas e delle concessionarie autostradali. Non c’è ancora un censimento completo e ufficiale delle strade italiane.

Non è come nella favola dove la Bella addormentata nel bosco baciata dal principe Azzurro si risveglia dall’interminabile sonno e si solleva sorridente e fresca come una rosa. Per la manutenzione dei ponti e viadotti delle strade italiane dopo anni e anni di letargo non interrotto neppure dal crollo del ponte Moranti di Genova, l’atteso bacio della rinascita non inaugura una stagione di ripresa all’insegna della sicurezza, ma ingenera piuttosto una grandissima confusione. Con un decreto il mi

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