L’incontro dell’estrema destra anticipato alla mattina. L’intervento in video del vicesegretario della Lega. Espulso un partecipante danese, la polizia tedesca aveva fermato alla frontiera otto estremisti. A Milano oggi il contro presidio antifascista
La location confermata, gli orari modificati. Gli organizzatori del Remigration avevano annunciato il cambio di svolgimento del summit dal pomeriggio al mattino di sabato 17 maggio. Stamane, alle 7.30, la certezza: il summit, già blindato dalle camionette delle forze dell’ordine, inizierà alle 9 al Teatro Condominio "Vittorio Gassman", in centro a Gallarate (Va).
Al raduno di estrema destra porta il suo saluto il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci: «Vi do il mio sostegno» ha detto aggiungendo che «la remigrazione non è uno slogan ma una proposta concreta».
A Gallarate
Ancora venerdì 16 maggio, il sindaco leghista Andrea Cassani aveva dichiarato di non sapere se fosse stato concesso e che l’ultima parola sarebbe spettata alla Prefettura ma, il teatro, è di proprietà del Comune di Gallarate. Partito democratico, Obiettivo Comune Gallarate, Lista Silvestrini e Città e vita hanno prodotto un comunicato in cui chiedevano di non fornire la location comunale al summit nero. I gruppi hanno dichiarato: «È inaccettabile che il sindaco di una città tranquilla e laboriosa possa non opporsi al fatto che Gallarate ospiti questo raduno di estremisti pericolosi. Ed è ancor più grave il fatto che il silenzio complice di Cassani riguardi l'ipotesi di concessione di un teatro pubblico».
Fermi e processi
Giovedì Rasmus Paludan, leader del partito danese di estrema destra Stram Kurs, era stato fermato e poi espulso dall’Italia a causa dei disordini che avrebbe potuto provocare in Italia. Paludan aveva infatti organizzato, in Danimarca e in Svezia, diverse manifestazioni anti-islamiche bruciando delle copie del Corano, creando scontri e disordini.
Giovedì la polizia tedesca aveva fermato alla frontiera della Germania otto estremisti di destra che stavano partendo per l’Italia.
Il lobbysta xenofobo austriaco Martin Sellner, su X, aveva postato un verbale della polizia consegnato agli «amici tedeschi rilasciati dopo ore di interrogatorio». Questi eventi hanno portato a momenti di grande tensione.
Alle 23, dal profilo X del Remigration summit, era stato pubblicato un video dell’organizzatore italiano del summit, Andrea Ballarati, in cui si affermava: «Il posto originale in cui avremmo dovuto tenere l’evento, ha cancellato all’ultimo. Degli hotel in cui avremmo ospitato gli avventori della conferenza, hanno cancellato in massa. I media hanno attuato una campagna diffamatoria e ho appena ricevuto notizia che alcuni attivisti tedeschi sono stati bloccati dalla polizia tedesca all’imbarco del loro aereo».
Ballarati conclude dicendo che questi tentativi non li hanno scoraggiati: «Abbiamo un piano a e un piano b. Faremo il Resume 2025 a Milano». Sellner – che ha annunciato di aver già raggiunto l’Italia – aveva postato una foto in cui, all’una e cinquanta di giovedì notte, la polizia italiana si sarebbe presentata nella stanza d’hotel di uno dei partecipanti al Remigration summit per interrogarlo.
Sempre su X, l’estremista nero Dries Van Langenhove, si domanda «che senso ha avere un governo italiano “di destra” se poi obbedisce agli ordini dei regimi tirannici di sinistra stranieri?». Van Langenhove, che avrebbe dovuto essere giudicato oggi dopo che il tribunale penale lo aveva riconosciuto colpevole di incitamento alla violenza e negazione dell’Olocausto, ha annunciato che la Corte d’appello ha rinviato la sentenza al 13 giugno a causa di problemi di salute di uno dei giudici.
Location e reazioni
Dopo la cancellazione di tre possibili città – Milano, Busto Arsizio e Somma Lombardo – la location del summit, ad ora, rimane incerta. Anche se alcune fonti di stampa hanno nominato come luogo della kermesse il Teatro “Condominio” di Gallarate. Il sindaco leghista Andrea Cassani, in merito, ha affermato: «Domani deciderà la nostra Prefettura. Gallarate può essere una sede, ma ci sono anche altre location. Sono solo stati più bravi a tenerle nascoste». Il sindaco ha poi aggiunto: «Questa mattina è stato fatto un incontro ed è stato individuato anche un impianto sportivo che non si trova nella nostra provincia».
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, a margine di un evento della Lega a Rozzano, ha affermato: «Se qualcuno teme che l'immigrazione di massa sia un problema enorme e devastante, e io sono fra questi, deve poterlo esprimere». Nicola Fratoianni di Avs, che domani pomeriggio sarà al presidio antifascista in piazza San Babila, ha detto: «È incredibile che mentre in altri Paesi europei iniziative simili non si potrebbero svolgere in alcun modo, questo affronto alla democrazia e alla civiltà possa avvenire tranquillamente in Italia».
Poi conclude: «A Salvini e agli altri leghisti che parlano a sproposito di libertà di espressione cosa si può aggiungere? Niente, anche perché sappiamo bene quali sono i loro modelli di riferimento e i loro amici in giro per mondo da Putin a Le Pen, evidentemente per loro un neonazista o un negazionista dell’Olocausto in più non fa differenza…». La pericolosità sul tema della remigrazione desta molte preoccupazioni.
Leonardo Bianchi, giornalista esperto di estrema destra e autore della newsletter "Complotti!", dice a Domani: «L’aspetto più preoccupante è la permeabilità che c’è tra le frange più estreme dell’estrema destra e i partiti della destra radicale». La remigrazione, infatti, è passata piuttosto in fretta «dai margini ai programmi ufficiali di diverse formazioni, un po’ come aveva fatto la teoria collegata della “grande sostituzione”». Tutto ciò, per Bianchi, ha «effetti deleteri per lo stato delle nostre democrazie, perché normalizza idee pericolose che puntano a togliere diritti fondamentali non solo ai migranti, ma persino a chi ha un passaporto europeo».
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