Quarta ondata e terza dose

Quarta ondata e vaccini, per il governo sarà un inverno caldo

Sholten Singer | The Herald-Dispatch
Sholten Singer | The Herald-Dispatch
  • All’inizio della campagna vaccinale l’obiettivo era l’immunità di gregge: pensavamo che una campagna veloce e di successo avremmo sconfitto la pandemia.
  • Con l’arrivo delle nuove varianti e le prove crescenti della riduzione della protezione fornita dai vaccini nel tempo, questo obiettivo non è più realistico.
  • Il piano vaccinale non è una guerra lampo, ma una lotta di trincea: il governo Draghi ha davanti un inverno difficile, in cui dovrà trovare il modo di mantenere alto il tasso di vaccinazione, nonostante le enormi difficoltà.

Lo scorso marzo, l’appena nominato commissario all’emergenza Covid-19, il generale Francesco Figliuolo, annunciava che il governo puntava a vaccinare l’80 per cento degli italiani entro la fine di settembre e raggiungere così l’immunità di gregge. All'epoca, la campagna vaccinale veniva presentata come una guerra lampo: uno sforzo difficile, ma che se coronato dal successo avrebbe consentito il ritorno alla normalità. Otto mesi dopo, tra quarta ondata, nuove varianti e riduzione dell’immunità

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