Migliaia di fiaccole a L'Aquila per ricordare il terremoto che ha colpito la città il 6 aprile 2009. Il tredicesimo anniversario del sisma, che ha causato la morte a 309 persone, è stato di nuovo vissuto dai cittadini del capoluogo abruzzese con una commemorazione lungo via XX Settembre. Sia nel 2020 che nel 2021, a causa della pandemia, l’edizione e il corteo erano stati annullati. Per tutta la giornata del 6 aprile è stato proclamato il lutto cittadino.

  • La fiaccolata in tarda serata, con in testa una rappresentanza delle famiglie delle vittime, ha visto la partecipazione di circa 3mila persone. La cerimonia è iniziata con l’accensione del braciere nel Parco della Memoria in piazzale Poli, da parte di Valeria Kononenko e Denys Khotulov, scelti tra i ciclisti ucraini in città da un mese. La delegazione della nazionale ucraina è ospite del progetto Case di Roio, quartiere antisismico costruito dopo il terremoto. A mezzanotte si è celebrata la messa nella chiesa di Santa Maria del Suffragio e alle 3:32 della notte la campana ha risuonato con 309 rintocchi, uno per ogni vittima.
  • Oggi sono arrivate le reazioni istituzionali. Il presidente del Senato Elisabetta Casellati ha parlato di «dolore che si rinnova» e ha sottolineato come quella tragedia «mise in evidenza la tempra del popolo abruzzese, che non si scoraggiò iniziando da subito una ricostruzione purtroppo non ancora ultimata». Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha lanciato un appello: «L’Aquila e i suoi borghi limitrofi non possono essere dimenticati. L’impegno delle Istituzioni per la ricostruzione deve essere costante».

  • Il terremoto di 5.8 gradi della scala Richter avvenne nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 e distrusse L’Aquila e i comuni circostanti. Causò la morte di 309 persone, oltre 1600 feriti e lo sfollamento di circa 80mila persone. Nei giorni successivi ci furono altre 256 scosse.

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