Fronte comune contro l’ostracismo dell’occidente. È il significato del vertice virtuale tra il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Vladimir Putin, che si sono parlati per circa un’ora e mezza in un summit in videoconferenza.

È il terzo incontro tra i due leader quest’anno, deciso per ribadire ancora una volta la vicinanza fra Cina e Russia, soprattutto nel momento di grande tensione che intercorre tra Mosca e l’occidente, a causa della crisi militare sul fronte ucraino.

«I nostri rapporti», ha detto il presidente cinese, hanno «resistito alla prova di varie tempeste e hanno dimostrato nuova vitalità, sostenendosi fortemente a vicenda su questioni che riguardano i reciproci interessi fondamentali, e salvaguardando dignità e interessi comuni dei due paesi».

La nostra vicinanza si basa sul non voler «interferire negli affari interni, e il rispetto per gli interessi l’uno dell’altro», ha concordato Putin. Un’ingerenza che tanto il presidente russo quanto quello cinese contestano invece ad altri paesi.

«Al momento alcune forze internazionali stanno interferendo arbitrariamente negli affari interni di Cina e Russia con il pretesto della democrazia e dei diritti umani, e calpestano brutalmente il diritto internazionale e le norme delle relazioni internazionali» ha detto Xi.

Sabotaggio diplomatico

Il riferimento è anche al sabotaggio diplomatico – annunciato da Stati Uniti, Canada, Australia e Gran Bretagna – ai Giochi olimpici di Pechino 2022. I quattro paesi hanno annunciato che non invieranno rappresentanti diplomatici in Cina (pur permettendo ai rispettivi atleti di partecipare alle gare) per protesta contro la violazione dei diritti umani in Cina, in particolare contro le discriminazioni verso le persone di etnia uigura nello Xinjiang.

E non è un caso che Putin abbia voluto confermare la sua presenza all’inaugurazione dei Giochi, affermando di voler incontrare Xi Jinping di persona e «svolgere dei negoziati» proprio in quell’occasione. È la prima conferma di un leader straniero alle Olimpiadi invernali di febbraio, accolta con gioia da Xi. Siamo i «pilastri della pratica del vero multilateralismo», ha ribadito il presidente cinese.

Rapporti con gli Usa

Sul tavolo anche i rapporti dei due paesi con gli Stati Uniti. «Entrambi i presidenti hanno espresso preoccupazione per l’attività degli americani nel riconfigurare l’attuale situazione nella regione Asia-Pacifico – ha detto il consigliere di Putin, Yuri Ushakov – E a questo proposito, sia da parte nostra che da parte cinese, è stata espressa una valutazione negativa sulla creazione di nuove alleanze come l’Indo-Pacific Quad e l’unione americano-anglo-australiana Aukus». 

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