La parola del leader è vera anche di contro alla realtà; anzi, tanto peggio per la realtà, perché il leader ha il compito sommo di unire contro ogni divisione. Contraddire quella parola equivarrà a dividere la nazione
«Il leader politico è un capopopolo. Non so se sia un bene, ma oggi è così». Con queste parole lo scorso martedì a Otto e mezzo Italo Bocchino incensava il nuovo personalismo meloniano, che di recente si è manifestato nelle sue forme più vistose sia sul palco di Atreju che dallo scranno parlamentare. Bocchino si riferiva a una traiettoria tipica delle nostre democrazie, in cui la capacità della guida politica si esprime innanzitutto come carismatica forza mobilitante. Rispetto a tale traiettoria


