- La scomparsa dell’ultimo leader sovietico riporta alla memoria la grande pace che rischiamo di sprecare.
- Il sogno di Gorbaciov fu un’Europa unita dall’Atlantico agli Urali.
- Uno tsunami di spasmi predatori alla ricerca del benessere a ogni costo travolse tutto in un’orgia di corruzione. Oggi ci ritroviamo con due mondi irriconciliabili che si erano fatti molto vicini.
La scomparsa di Mikhail Gorbaciov ci riporta con la memoria ai miracolosi anni della fine della Guerra fredda, quelli dell’inatteso sogno della grande pace. Ci mostra la separazione emotiva tra allora e il presente: Europa e Russia si sentirono unite come non mai mentre ora paiono irriducibili nemiche, divise anche nel giudizio. Per gli europei Gorbaciov fu un liberatore. Per i russi il becchino dell’Urss, anche se in realtà cercò di evitarne la dissoluzione fino alla fine. Aveva capito che i



