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Non solo Putin, l’occidente sarà sempre debole finché si affiderà agli autocrati

Foto AP
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  • Vladimir Putin è un criminale da vent’anni almeno, ma per diciannove anni e undici mesi, beh, è stato funzionale per il benessere e la conservazione dell’occidente. Così Recep Tayyip Erdogan e Viktor Orbán.
  • Le élite occidentali si sono servite di chi sistematicamente calpestava quelle conquiste con cui l’occidente creava la sua narrazione per poi sistematicamente contraddirla, o per riservarla a una privilegiata minoranza.
  • Come si può negoziare da una posizione di qualche forza e autonomia senza essere consapevoli delle proprie mancanze, degli interessi che si sono sempre sostenuti. E come si può contribuire al progresso continuando a rimandare la definizione di un’identità genuinamente democratica.

La Russia di Boris Eltsin e ancor più quella di Vladimir Putin sono stati, fino all’altro ieri, interamente nelle grazie delle democrazie occidentali. I legami economici, la dipendenza energetica, le vacanze e gli affari degli oligarchi, i posti ben gettonati nei consigli di amministrazione delle imprese russe, ben valevano la chiusura di entrambi gli occhi verso le repressioni dei dissidenti, gli avvelenamenti, le esecuzioni dei giornalisti, le invasioni dei territori indipendenti e sovrani ci

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