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L’energia fossile è stata alla base della crescita economica mondiale.
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Il suo flusso governato da uno stabile ordine mondiale. Gli Stati Uniti hanno puntato all’autonomia energetica. L’Europa continentale dipendeva per il gas in larga parte dalla Russia e da un’imponente infrastruttura di gasdotti, oltre che al suo petrolio. Il Medio oriente era il primo fornitore dell’Asia. Questo equilibrio si è rotto.
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Gli Stati Uniti mantengono l’obiettivo dell’autosufficienza.L’Asia, con la crescita, tornerà ad essere mercato di riferimento del Medio Oriente. La Russia dirotterà il suo petrolio verso Cina, india e paesi emergenti, magari in cambio di influenza politica. Alll' Europa manca una chiara strategia energetica comune.
"I sette giorni che potrebbero sparigliare il mercato globale del petrolio”: così il Financial Times apriva mercoledì scorso. I sette giorni si riferivano al 5 dicembre prossimo, quando dovrebbe essere introdotto il price cap sulle forniture russe di petrolio via nave per limitare i ricavi della Russia, senza però interromperne il flusso onde evitare uno shock globale sui prezzi: il cap dovrebbe essere infatti superiore al costo di estrazione. L’onere di decidere il cap spetta all’Europa: il



