- Un “cessate il fuoco” immediato equivarrebbe a congelare l’attuale situazione sul terreno, lasciando in mano russa la Crimea, le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lughansk e le regioni di Kherson e Zaporizhia, il cui status finale sarebbe poi demandato ad un negoziato successivo.
- Ma quante speranze ci sono di una soluzione su queste basi?
- Non molte. Con l’aggressione dell’Ucraina, Putin ha infatti perseguito l’obiettivo di ridurne la sovranità facendola rientrare nell’orbita russa.
Le strade di Roma si sono riempite di cittadini per una manifestazione nazionale con le richieste di un “cessate il fuoco subito” e di un “negoziato per la pace” in Ucraina. La mobilitazione, specie se guidata da obiettivi alti come quello della pace, è sempre positiva nelle nostre democrazie. Tuttavia, le forze politiche hanno il dovere di agire tenendo conto della realtà dei fatti se vogliono riuscire a costruire una pace duratura in Ucraina. Il solco dovrebbe essere quello tracciato da



