Non ci sono mai stati dubbi che il cosiddetto garantismo sbandierato dalla destra fosse forcaiolo verso la sinistra e innocentista, a prescindere, per i suoi.

Recentemente è stato tutto un tripudio da parte dei media della destra per l’incriminazione di un parlamentare europeo del Pd, Andrea Cozzolino, associando poi a questo partito anche assistenti parlamentari e eurodeputati di altre formazioni politiche.

Silenzio tombale invece sulle condanne definitive di esponenti di spicco della destra.

Lo scorso mese è stato associato alla carceri l’ex sottosegretario all’Interno di Forza Italia Antonio D’Alì per concorso esterno in associazione mafiosa, e l’altro giorno la sottosegretaria meloniana Augusta Montaruli, devota ai pellegrinaggi mussoliniani di Predappio, è stata condannata con sentenza definitiva per le spese pazze quando era consigliera nelle regione Piemonte, allora guidata da Roberto Cota (condannato anche lui per le sue mutande verdi et similia). Montaruli si è dimessa da sottosegretaria, ma non da parlamentare.

La lista potrebbe allargarsi a breve in attesa delle conclusioni dell’inchiesta sul sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove per la divulgazioni di documenti riservati al camerata (in senso proprio e lato) Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia.

Per difendersi dalle accuse la destra non esita a ricorrere a teorie populiste-cospirative.

C’è sempre un qualche potere occulto che tira le fila, che manovra, che circuisce i poveri cittadini.

Così come Giorgia Meloni e Matteo Salvini davano ragione al delirio organizzato di Donald Trump quando parlava di brogli elettorali, allo stesso modo la leader dei FdI accusava la questura di Roma di aver favorito l’assalto degli estremisti di destra e dei no-vax alla sede nazionale della Cgil due anni fa.

Per completare il quadro delle visioni del mondo che circolavano, e forse circolano ancora sottotraccia, il partito della premier non esitava a tacciare l’ex presidente americano Barack Obama di essere un “amico del fondamentalismo islamico”, e l’Unione europea e la finanza internazionale le promotrici della ”grande sostituzione” della razza bianca e della civiltà cristiana attraverso le migrazioni di massa.

La destra al governo è nutrita di questa cultura politica, complottarda e mitologica, ispirata alla fantasy di cui si nutrono i frequentatori di Atreju, il luogo del cuore dei meloniani,  ma lontana mille miglia dai paradigmi della modernità occidentale.

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