Il secondo discorso di Netanyahu alla nazione iraniana ha fatto scattare l’associazione con l’elezione di Donald Trump. Una lettura ideologica del quadrante mediorientale che non aiuta a capire la posta in gioco dell’intera area. Il supporto a Israele, in realtà, non è mai venuto meno neanche con l’Amministrazione Biden, nonostante i fortissimi attriti fra Casa Bianca e governo israeliano
Dopo il secondo discorso di Benjamin Netanyahu rivolto alla popolazione iraniana, è scattata automatica l’associazione con l’elezione di Donald Trump in nome di questa internazionale nazionalista, che in comune ha solo una linea propagandistica per poi, come dice l’ossimoro stesso, confliggere su tutto. L’idea prevalente è di un Netanyahu rinvigorito dall’elezione del Tycoon, che gli darebbe carta bianca nel suo piano di azione in Medio Oriente. Un’interpretazione, ai miei occhi, assai ingenua e



