lo spirito del compromesso

Non basta essere capaci di costruire coalizioni per diventare centristi

  • Il gossip politico si agita attorno all’idea di centro. Ogni mese si annuncia la nascita dell’oggetto misterioso centrista.
  • Il guaio è che ci si scorda di analizzare lo scenario che stiamo vivendo: una polarizzazione talmente forte da scardinare qualunque quadro politico, anche quelli più stabili del nostro (vedi la vicenda francese).
  • Molti dei presunti centristi di cui si parla tacciano di opportunismo ogni tentativo di ricucitura del quadro, dimostrando di mancare della qualità necessaria (anche se insufficiente) per fare il centro: lo spirito del compromesso.

Alla ricerca del centro, qualunque centro, purché sia: l’impazzimento mediatico del gossip politico è alle stelle. Ogni mese si annuncia la nascita dell’oggetto misterioso centrista. Le ipotesi immaginifiche sono molteplici: prima c’era Carlo Calenda con Azione che venivano interpretati come un possibile centro liberale, anche grazie ad alcuni tentativi locali (l’ultimo e più significativo sarebbe stato la Lombardia con Letizia Moratti ma poi si è ripiegato su Carlo Cottarelli in accordo con il

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