- Putin ha buttato via anni di costruzione del soft power russo preferendo la potenza militare
- L’ansia russa per i propri confini e per lo spazio territoriale è ingiustificata ma reale e spinge a molte decisioni sbagliate
- L’Europa si deve chiedere quale tipo di normalizzazione con la Russia corrisponde al suo interesse
C’è un paradosso in questa assurda guerra: Vladimir Putin ha rinunciato al soft power accumulato dalla Russia in 20 anni, optando per una visione puramente territoriale di potenza militare. Ha buttato all’aria anni di scivolamento favorevole a Mosca da parte di alcuni segmenti dell’opinione europea: una parte della destra cristiana, populisti di vario tipo, tutti i sovranisti e gran parte degli ambienti conservatori in generale. Molti vedevano in lui il condottiero a difesa dei valori cristia



