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Russia e Ucraina, prime prove del “ministero della Verità”

  • I regimi pluralisti in cui vogliamo vivere si nutrono del confronto tra posizioni diverse. Non vivono di verità. E tutte, tutte le opinioni hanno diritto di circolazione.
  • Invece avanza a grandi passi un imbarbarimento del nostro spazio pubblico dove risuonano antemi e censure.
  • Sembra un brutto sogno leggere che la Rai vuole escludere qualcuno per le sue visioni putiniste, e che ci si scandalizzi per una intervista, per quanto in ginocchio, con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

Prima o poi si arriva a George Orwell. Al centro dell’universo totalitario disegnato nel suo 1984 troneggia il Ministero della Verità , che si occupa di cancellare, emendare, ripulire ogni notizia sgradita. Un compito delicato ma essenziale. Stiamo andando in quella direzione? Istituiamo una riedizione del Minculpop fascista, o almeno una imitazione casereccia del Disinformation Governance Board creato  recentemente dal presidente Joe Biden? Così non ci sarà più chi turba le nostre menti con

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