- Per i progressisti è più facile ottenere voti negli Stati Uniti impugnando la bandiera dello Stato sociale, cui la destra s'oppone per ragioni ideologiche. Noi invece lo diamo erroneamente per scontato.
- Il successo ottenuto toglie alla sinistra il vessillo storico. La sua battaglia oggi è meno definita ma più vasta; costruire un Paese più civile che, con l'occhio al futuro e non al passato, difenda i discriminati e i nuovi poveri.
- Va perciò sbloccato un assetto sociale che pre-determina i percorsi di vita in funzione della famiglia di nascita; troppi paiono ignorare i giovani e gli sfruttati dal lavoro nero.
Di recente Gianni Cuperlo, Carlo Trigilia, Emanuele Felice e Nicola Lacetera si sono qui interrogati, da varie angolature, sul ruolo della sinistra; sulle sue difficoltà attuali vorrei fare alcune sparse considerazioni, anche a confronto con la situazione americana. Negli Stati Uniti si parte dall'ovvia idea per cui ognuno risponde delle proprie azioni e deve provvedere ai bisogni propri e della famiglia, per dedurne che chi chiede sostegni pubblici è uno scroccone, un moocher; rifiuta di lavor



