Quattro settimane al Natale e, al rush finale del campionato dei libri, Donato Carrisi è ancora in testa alla classifica col suo thriller psicologico La casa delle luci, da Longanesi. Al secondo posto la cucina senza pretese di Benedetta Rossi, Benvenuti in casa mia! Tante ricette facili e consigli semplici per risparmiare in cucina e in casa, per Mondadori Electa. Al terzo posto Mussolini il capobanda di Aldo Cazzullo per Mondadori Strade Blu, racconto storico che viaggia ormai verso l’ambito traguardo delle centomila copie. E primo nella saggistica.

Dove la storia del fascismo tiene banco anche con La grande tempesta, Mondadori, al secondo posto, libro dove Bruno Vespa cuce la storia della guerra civile procurata dal fascismo; quella del rilancio tragico di un conflitto che ci sembrava impossibile nel cuore dell’Europa del XXI secolo; e quella di una donna di 45 anni chiamata all’appuntamento con la Storia: prima presidente del Consiglio della nostra Repubblica, prima capa di governo di destra. Una grande tempesta che attraversa un secolo di storia italiana e internazionale. Vespa rende contemporanei i tre avvenimenti raccontandoli, come d’abitudine, in presa diretta. Come se fosse in tv. In seconda serata.

Le lesioni del passato 

Paolo Mieli, un altro che racconta la storia in tv, dal terzo posto, racconta Ferite ancora aperte. Guerre, aggressioni e congiure, Rizzoli.  Da un lungo saggio sui rapporti tra Kiev e Mosca prende avvio il percorso di questo volume.

Così, analizzando la congiura che portò all'assassinio di Giulio Cesare e le leggende che fondano la storia di Roma; soffermandosi su personaggi ed episodi del Medioevo, come Cosimo de’ Medici e la caccia agli eretici; approfondendo i temi centrali del Risorgimento italiano e della storia europea del Novecento, Mieli ci guida alla ricerca di quelle lesioni del passato che ancora oggi fanno sentire le proprie conseguenze. È compito della storia e dello storico ricordarci che i fatti del passato, all’apparenza così lontani, ci riguardano da vicino. E che delle ferite ancora aperte occorre prendersi cura.

Elaborazione del lutto

La prima novità è il nuovo libro dello psicoanalista Massimo Recalcati. Molto presente ai festival culturali, molto amato. La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia. Da Feltrinelli. Al quarto posto. Con un tema impegnativo. All’altezza del disincanto del mondo contemporaneo. Tra crisi economica e climatica, attentati, pandemie, guerra. Viviamo su precipizi ambientali e emotivi: E anche le relazioni ne hanno sofferto e sono dolenti. Cosa accade allora dentro di noi quando si spalanca il vuoto dell’abbandono, di un amore deluso, della perdita di qualcuno?

In un’epoca che esalta il futuro, Massimo Recalcati affronta il tema del lutto e della nostalgia. Volgendo lo sguardo al passato, ritroviamo ciò che abbiamo perduto. Siamo fatti per nascere e rinascere, anche nelle cadute. Non siamo fatti per morire, ma per nascere, per nascere continue volte, affermava Hannah Arendt. Al centro di questo libro c’è il rapporto della vita umana con l’esperienza traumatica della perdita. Cosa accade dentro di noi quando la malattia e la morte strappano dalle nostre braccia persone che davano senso alla nostra vita e al nostro mondo? Quando siamo costretti a perdere chi abbiamo tanto amato? Ma anche quando gli ideali per i quali abbiamo vissuto si infrangono irreversibilmente, o quando dobbiamo lasciare una terra o una casa che avevano accolto la nostra vita e alle quali eravamo profondamente legati?

La nostra vita inizia a morire con il suo primo respiro. Ed è circondata da tutte le perdite che l’hanno segnata. Non solo le morti delle persone care, ma anche delle separazioni, degli abbandoni, dei tradimenti. Il lavoro del lutto e la nostalgia sono due esempi di come possiamo restare vicini a ciò che abbiamo perduto senza però farci inghiottire dal dolore. Ci ricordano che lo sguardo rivolto all’indietro non è sempre segno di impotenza, ma può anche alimentare le risorse che servono per essere davvero capaci di vivere con slancio, di non smettere mai di nascere.

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