- Solo il 6,4 per cento degli intervistati dichiara di avere preso in affitto un loculo o uno spazio al cimitero. Perfino tra gli ultrasessantacinquenni questa quota non supera il 12 per cento.
- A oltre tre quarti degli italiani poi non è mai nemmeno passato per la testa di comunicare a qualcuno le istruzioni necessarie per l’accesso alla propria posta elettronica, ai social network o anche solo ai conti correnti dopo morti, né tantomeno di dare disposizioni relativamente a cosa fare per il proprio funerale.
- Però alla morte ci pensano anche i giovani: tra chi ha meno di 34 anni, solo una quota variabile tra la metà e i due terzi dichiara di non avere mai pensato alla destinazione dei propri resti mortali, al luogo della propria sepoltura, alle persone accanto alle quali vorrebbe essere sepolta.
I dati e le riflessioni che presentiamo qui provengono dalla più grande ricerca mai fatta sul tema in Italia: un lavoro durato tre anni, che ha coinvolto decine di ricercatori in sei atenei e in diverse aree del paese, che ci ha permesso di raccogliere più di quattrocento interviste in profondità e di sottoporre un lungo questionario a un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Veniamo ai dati. Il primo risultato consiste nel fatto che alla morte sembra proprio che gl



