Educare all’affettività. È questo il titolo del progetto che lunedì 10 novembre verrà presentato negli spazi dell’Istituto Treccani a Roma. Un incontro organizzato dalla Fondazione Una Nessuna Centomila per illustrare la ricerca realizzata in collaborazione con l’università degli studi di Milano–Bicocca, attraverso il Centro di Ricerca Dipartimentale ADV – Against Domestic Violence, afferente al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale.

Chi entra a scuola a insegnare l’educazione all’affettività? Con quale formazione? Sono questi i temi al centro del progetto. Un lavoro che analizza la formazione del corpo docente dei Paesi europei in cui questo insegnamento è già presente. 

«L’incontro – fanno sapere gli organizzatori – sarà un momento di confronto e condivisione sulle finalità e i metodi della ricerca, ma anche un’occasione per ribadire l’importanza dell’educazione all’affettività come strumento di cambiamento culturale e di tutela delle nuove generazioni».

Dopo i saluti di Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, di Giulia Minoli, presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila, e di Claudia Pratelli, assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale, la mattinata sarà introdotta da Celeste Costantino, referente scientifica e vicepresidente della Fondazione.

Seguiranno gli interventi di Marina Calloni, professoressa ordinaria di Filosofia Politica e Sociale all’Università degli Studi di Milano–Bicocca e responsabile del progetto, e di Elisabetta Biffi, professoressa ordinaria di Pedagogia Generale presso la stessa università, che approfondiranno i contenuti e le prospettive della ricerca.

A coordinare e moderare il dialogo sarà Lella Palladino, vicepresidente della Fondazione Una Nessuna Centomila.

In tema di educazione sessuo-affettiva, Costantino, Minoli e Pasquino, con Alessia Crocini e Lella Palladino, hanno anche curato "Senza Legge”, pubblicazione edita da Tlon. Un volume che mette al centro l’urgenza dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole e racconta anni di dibattiti, progetti e resistenze, offrendo strumenti di analisi e di trasformazione sociale.

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