A Firenze la mostra Untrue Unreal raccoglie lavori dello scultore realizzati dagli anni Ottanta a oggi. Con le sue opere l’artista esplora la mitologia dell’oggetto autoprodotto e apre porte verso l’ignoto
Un grande cubo bianco a cui è possibile accedere. All’interno, su tre pareti, tre superfici dipinte, piane e rettangolari, sono posizionate all’altezza degli occhi. Consentire allo spettatore di porsi frontalmente dinanzi a un dipinto per guardarlo a distanza ravvicinata permette di coglierne i dettagli. All’interno del cubo bianco ci si sofferma a osservare i tre rettangoli, che polarizzano l’attenzione pur non presentando alcuna immagine. Si tratta infatti di tre superfici monocrome, di un ne



