Pittore heideggeriano

L’astrattismo di Ciaccio è una riflessione filosofica su verità e tempo

© Leonardo Morfini
© Leonardo Morfini
  • Astrattista radicale, Roberto Ciaccio ha sempre legato la sua pittura alla riflessione filosofica: da questa è anche nata la collaborazione con il filosofo Remo Bodei
  • Appassionato di Martin Hedegger, Ciaccio era attratto dall’idea per cui il termine greco aletheia (verità) indica un “non-nascondimento”, come dire che la verità si mostra nel momento in cui riusciamo a sollevare il velo che la avvolge nascondendola
  • Le riflessioni di Bodei che hanno affiancato i lavori di Ciaccio ci possono accompagnare quando ci muoviamo tra le sale Museo delle Culture di Lugano  e della galleria Building di Milano 

Nell’estate del 1995, commentando con Roberto Ciaccio un libro nel quale erano raccolti scritti a lui dedicati da Jacques Derrida, Maurizio Ferraris, Mario Perniola, Gianni Vattimo e altri, gli feci notare che un filosofo che certamente avrebbe colto il senso del suo lavoro di astrattista sarebbe stato Remo Bodei. Il libro oggetto della nostra conversazione, L’opera e l’origine. Annotazioni di luce in otto momenti per Holzwege di Martin Heidegger, a cui collaborai con un saggio, era stato pubbl

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