- Umberto Galimberti ha pubblicato una Introduzione a Heidegger che potrebbe essere stata scritta quarant’anni fa.
- Per esempio, Galimberti parla ancora della presunta adesione di Heidegger al nazismo e del suo presunto antisemitismo, come se le opere di Heidegger pubblicate postume non rendessero possibile un parere un po’ più netto.
- Anche sugli aspetti centrali del pensiero heideggeriano il libro dice poco o nulla, limitandosi a semplici riassunti delle opere e allineando i giudizi di chi si è occupato del filosofo, senza curarsi di prendere posizione se questi appaiono contrastanti. Ben poco si capisce della filosofia della storia imbastita da Heidegger, cui pure fa riferimento il titolo.
Ci sono libri che rischiano di arrivare fuori tempo massimo, come i ciclisti che al Giro d’Italia corrono per la maglia nera. Questo Heidegger e il nuovo inizio di uno dei nostri pensatori più noti e ascoltati, Umberto Galimberti, è stato pubblicato poco tempo fa ma di anni ne dimostra, a dir poco, quaranta. A parte qualche spruzzata di aggiornamenti inevitabili, per esempio sulle opere del filosofo tedesco abilmente centellinate e pubblicate molto dopo la morte di lui dagli eredi e dai curat



