Nessuno dei figli che appaiono su Instagram ha deciso di essere nei telefoni di centinaia di persone. Non sappiamo come andrà a finire, ma i destini delle child stars degli anni Novanta non fanno ben sperare
- L’umiliazione è parte intrinseca del passato di tutti. E tra i vantaggi di essere nati prima dell’avvento dei social c’è anche la quieta certezza che la tua infanzia è custodita da qualche parte in un mobile di noce.
- Molti bambini di oggi non hanno questo privilegio. Quando apro Instagram i bambini sono ovunque. La cosa che tutti questi minuscoli individui hanno in comune è l’ignoranza. Non hanno deciso loro di essere lì.
- Sono piccoli pagliacci inconsapevoli che cresceranno senza alcun controllo sui propri ricordi e non potranno contare neanche sul potere selettivo della memoria, perché sarà stato tutto accuratamente documentato.
Sul mobile dell’ingresso dove accumulo le cose da fare – bollette da pagare o pagate da archiviare, eterno memento della mia inadempienza – c’è una videocassetta con un’etichetta scritta a mano: Giulia - Estate 1996. Credo sia l’unico documento video della mia infanzia, ma non l’ho mai visto perché non possiedo un videoregistratore, forse proprio dal 1996. È lì perché vorrei portarla a digitalizzare, ma come molte cose facili della vita mi è sempre sembrata un’impresa impossibile. In compenso c



