INFANZIA SOCIAL

I bambini di oggi hanno incubi peggiori dei nostri album di foto

Illustrazione di Dario Campagna
Illustrazione di Dario Campagna

Nessuno dei figli che appaiono su Instagram ha deciso di essere nei telefoni di centinaia di persone. Non sappiamo come andrà a finire, ma i destini delle child stars degli anni Novanta non fanno ben sperare

  • L’umiliazione è parte intrinseca del passato di tutti. E tra i vantaggi di essere nati prima dell’avvento dei social c’è anche la quieta certezza che la tua infanzia è custodita da qualche parte in un mobile di noce.
  • Molti bambini di oggi non hanno questo privilegio. Quando apro Instagram i bambini sono ovunque. La cosa che tutti questi minuscoli individui hanno in comune è l’ignoranza. Non hanno deciso loro di essere lì.
  • Sono piccoli pagliacci inconsapevoli che cresceranno senza alcun controllo sui propri ricordi e non potranno contare neanche sul potere selettivo della memoria, perché sarà stato tutto accuratamente documentato.

Sul mobile dell’ingresso dove accumulo le cose da fare – bollette da pagare o pagate da archiviare, eterno memento della mia inadempienza – c’è una videocassetta con un’etichetta scritta a mano: Giulia - Estate 1996. Credo sia l’unico documento video della mia infanzia, ma non l’ho mai visto perché non possiedo un videoregistratore, forse proprio dal 1996. È lì perché vorrei portarla a digitalizzare, ma come molte cose facili della vita mi è sempre sembrata un’impresa impossibile. In compenso c

Per continuare a leggere questo articolo