Guida Joël Dicker con il thriller Un animale selvaggio per La nave di Teseo. E poi il rosa di Kingsley, la bio del papa, un manga, il rientro di Erin Doom trainata dal film de Il fabbricante di lacrime, Carofiglio e Vecchioni. Insomma, è noia in classifica, non è successo nulla.

Bisogna scendere al nono posto per la new entry spiritual di Daniel Lumera Come se tutto fosse un miracolo, Mondadori, una via semplice fatta di presenza, cura, gentilezza per vivere con leggerezza, felicità e meraviglia e, finalmente, solo al decimo posto, un romanzo tosto, la new entry Città in rovine di Don Winslow da HarperCollins, «uno dei più grandi narratori americani di sempre» secondo Stephen King.

Spaziando dai quartieri malfamati di Providence ai corridoi del potere di Washington e Wall Street fino ai casinò dorati di Las Vegas, Città in rovine è un crime dal respiro epico, che parla di amore e odio, ambizione e disperazione, vendetta e compassione.

Danny Ryan, l’ex operaio portuale, membro della mafia irlandese braccato dalla legge, è ora un ricco e rispettato uomo d’affari: un magnate dei casinò di Las Vegas. Insomma, ha tutto ciò che ha sempre voluto: una bella casa, un bambino che adora, una donna di cui potrebbe addirittura innamorarsi.

Ma poi fa il passo più lungo della gamba. Vecchi nemici tornano alla ribalta, decisi a portargli via tutto ciò che gli è caro, compreso suo figlio. Così, per salvare se stesso e tutto ciò che ama, Danny deve diventare ancora una volta il combattente spietato che era un tempo e che non avrebbe mai voluto essere di nuovo.

Ex investigatore privato e esperto di antiterrorismo e consulente giuridico, Winslow è l’autore di ventidue romanzi che sono diventati bestseller mondiali: Corruzione, Il potere del cane, Le belve, da cui Oliver Stone ha tratto il film. Dalla trilogia con protagonista Art Keller (Il potere del cane, Il cartello e Il confine) sarà tratta un’importante serie tv, mentre il bestseller Corruzione sarà adattato per il grande schermo da 20th Century Studios.

La destra contro lo Strega

Succede molto invece al libro di Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai, Sem, in dozzina Strega, candidato da Franco Di Mare.

Questa storia comincia una sera d’inverno, il 7 gennaio 1978. Davanti a una sede del Movimento sociale italiano nel quartiere Appio Latino, a Roma, vengono uccisi a colpi d’arma da fuoco due attivisti di destra. Da quel momento, i morti di Acca Larentia diventano icone del neofascismo.
Questa storia ricomincia il 30 aprile 1987, quando viene arrestato Mario Scrocca, infermiere, militante di Lotta Continua che dieci anni dopo la strage è accusato di essere uno dei suoi autori materiali e arrestato senza prove reali a carico, a distanza di poche ore dal fermo muore — non si sa se suicida o suicidato — nel carcere di Regina Coeli.

Il romanzo di Valentina Mira racconta una storia che incrocia retoriche, alibi, miti di quella destra che si è presa l’Italia. E che insultando lei e rosicando che il Premio Strega la rubrichi in dozzina, fa luce sul suo libro. Come sempre accade quando si stigmatizza, si scagliano anatemi e si grida alla censura, il libro vola nella classifica di Amazon.

Il memoir di Navalny

La casa editrice Knopf ha appena annunciato la pubblicazione del memoir di Aleksej Navalny, Patriot. Il libro uscirà in contemporanea monduale il 22 ottobre e in Italia sarà edito da Mondadori.

Navalny ha iniziato a scrivere Patriot nel 2020, poco dopo essere stato avvelenato. La vedova di Navalny, Julia Navalnaya, ha commentato: «Questo libro è una testimonianza non solo della vita di Alexei, ma anche del suo incrollabile impegno nella lotta contro la dittatura, una lotta alla quale ha sacrificato tutto, compresa la sua vita. Grazie a queste pagine, i lettori impareranno a conoscere l’uomo che amavo profondamente, un uomo di integrità e coraggio assoluti. Raccontare la sua vita è un modo per onorare la sua memoria e ispirare altri a combattere per ciò che è giusto e a non perdere mai di vista i valori che contano davvero»

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