Un gruppo eterogeneo di artisti nella Parigi della Belle Époque sfidò platealmente le convenzioni dell’epoca. Non tanto diversamente da come fa la Generazione Z: il pubblico che oggi i musei provano a coinvolgere
In una sera dell’aprile del 1874, più precisamente il 15, nello studio del fotografo Félix Nadar veniva inaugurata una mostra organizzata da un gruppo di trentuno artisti visionari. Monet, Cézanne, Degas, Renoir, Morisot e gli altri avevano deciso di sfidare le rigide convenzioni della pittura dell’epoca organizzando una mostra indipendente, al di fuori del Salon, cioè la mostra dell’Académie des Beaux-Arts, dove l’ammissione degli artisti era regolata da criteri rigidamente ancorati ai canoni e



