Cultura

Le riviste musicali sono un segreto ben custodito

(AP Photo/Tony Dejak)
(AP Photo/Tony Dejak)
  • Rolling Stone non fu il primo giornale serio di musica. Ma il quindicinale di Wenner rese davvero popolare quell’impasto di giornalismo narrativo, ossessione maschile e controinformazione hippie

  • Le riviste musicali sono state la formazione culturale di almeno due generazioni. L’esperienza offerta ai lettori era talmente concentrata e coinvolgente che nessun magazine online avrebbe oggi la capacità di replicarla

  • Anche in Italia interi nuclei di lettori intrattenevano un legame musicale con questi bollettini di passioni e linguaggi che arrivavano fin nelle più remote province, molto prima che lo facesse la rete

«Non fargli soltanto domande. Nel ritratto mettici anche i dettagli, le descrizioni», suggerì il fondatore di Rolling Stone Jann Wenner a uno dei suoi primi reporter. Per un’intervista al chitarrista dei Quicksilver Messenger Service gli allungò sulla scrivania un paio di copie del New Yorker, la storica rivista che due anni prima aveva pubblicato In cold blood di Truman Capote, uno degli atti di nascita del New Journalism. Poco più che ventenne in quel 1967 Wenner aveva studiato a Berkeley e c

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