I dati diffusi da AIE: nel Mezzogiorno e nelle isole legge il 58 per cento della popolazione sopra i 15 anni, contro il 73 per cento del Centro-Nord. In Sicilia c’è il 28 per cento di biblioteche in meno, e con meno libri, rispetto al Centro Nord in rapporto alla popolazione: le ripercussioni in termini di servizi sono inevitabili
Lettura al Sud: nella Sicilia che legge poco (56 per cento nella popolazione di più di 15 anni) mancano i bibliotecari nella metà delle strutture e oltre tre comuni su quattro non hanno una libreria.
Secondo i dati diffusi da AIE, elaborati nel contesto di un’indagine condotta da Pepe Research sulla lettura e sui consumi culturali del Mezzogiorno, legge libri a stampa il 58 per cento della popolazione sopra i 15 anni nel Sud e nelle Isole contro il 73 per cento al Centro Nord. La Sicilia registra l’indice più basso assieme ad Abruzzo e Molise (56 per cento) e inferiore a Sardegna (57 per cento), Basilicata e Calabria (58 per cento), Puglia (59 per cento) e Campania (60 per cento).
Le biblioteche
In Sicilia c’è il 28 per cento di biblioteche in meno rispetto al Centro Nord in rapporto alla popolazione e queste hanno in media il 16 per cento di libri in meno (2.738 volumi contro 3.244 in media). Nella quasi metà delle biblioteche siciliane (47,4 per cento) non è presente alcun bibliotecario professionalizzato (nel Centro Nord la stessa percentuale è del 25 per cento).
Le ripercussioni sono inevitabili in termini di servizi: i prestiti per 1.000 abitanti sono 31 in Sicilia contro i 741 nel Centro Nord. Per ogni libro che viene preso in prestito da un cittadino siciliano, 24 ne vengono presi in prestito da un cittadino del Centro Nord.
Le librerie
Nella regione risultano operative 203 librerie, ovvero 4,2 per 100mila abitanti contro 6,4 nel Centro Nord. Sono 305 i comuni (piccoli e grandi) privi di librerie: il 78 per cento dei comuni della regione. Circa 1.506.000 abitanti risiedono in aree prive di esercizi commerciali dove poter consultare e acquistare dei libri.
Detto in altro modo, il 31 per cento dei cittadini siciliani non ha modo di accedere nel proprio territorio comunale a una libreria dove poter consultare, esaminare la produzione editoriale delle case editrici, comprare un libro o seguire una presentazione o un evento culturale organizzato dal libraio stesso.
«Dati preoccupanti»
«Sono dati preoccupanti – è il commento del presidente dell’Associazione italiana editori (AIE) Innocenzo Cipolletta – che ci dicono come la mancanza di infrastrutture per la lettura, biblioteche e librerie in primis, sono strettamente correlate ai bassi indici di lettura. Da qui dobbiamo ripartire. Le risorse ci sono: il Piano nazionale cultura per le regioni del Mezzogiorno, destina 151 milioni di euro alle imprese culturali e creative e 177 milioni a favorire la partecipazione culturale partendo dagli spazi ad essa dedicati. L’auspicio è che nei prossimi mesi istituzioni, operatori privati e terzo settore lavorino assieme perché questo possa tradursi in un rafforzamento delle infrastrutture del libro. L’AIE, assieme alle altre associazioni della filiera, offre competenze, idee, sostegno a chi vorrà impegnarsi in questa direzione».
© Riproduzione riservata