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Dopo aver pubblicato Concupiscenza libraria, Adelphi porta in libreria Altre concupiscenze, la continuazione, il sequel, la seconda puntata di una raccolta di recensioni firmate da Giorgio Manganelli che vorremmo eterna.
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Sono centinaia gli scrittori evocati nelle pagine di Altre concupiscenze: c’è il «disamore da maestro lapidario» di Fleur Jaeggy; c’è l’illusionismo di Vladimir Nabokov; c’è la notte labirintica in cui si perde leggendo Borges.
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Dice di essere un sognatore metodico e accanitissimo, ma nonostante tutte quelle pagine a disposizione per l’intervista la più semplice e sciocca delle domande non venne formulata. Signor Manganelli, ma quali sono i suoi libri preferiti?
Riconosceva di avere «l’animo delicato e serpentesco» adatto al compito ed è probabile che lo facesse anche per quel piacere che sottostà a ogni recensione, secondo Virginia Woolf, il piacere di «sentirsi costretto a esercitare un giudizio». Dopo aver pubblicato Concupiscenza libraria, Adelphi porta in libreria Altre concupiscenze, la continuazione, il sequel, la seconda puntata di una raccolta di recensioni firmate da Giorgio Manganelli che vorremmo eterna. E con entrambi i libri tra le ma



