- La rom-com, intesa come commedia romantica, è quel tipo di oggetto filmico che alla prima visione fa venire l’orticaria, ma col tempo si rivela infestante, attrazione fatale e vizio segreto.
- Ci si lamenta pubblicamente della penuria di grandi capolavori, ma la carestia di rom-com è un tarlo privato.
- Le miniserie, regine dell’era Covid, su questo specifico fronte chissà perché hanno fatto cilecca, perfino ai rituali appuntamenti con San Valentino, festicciola vintage di serie B. Non colma il vuoto di happy ending da lucciconi, ma almeno ci prova, la Jennifer Lopez di Marry Me, in sala dal 10 febbraio.
La rom-com, intesa come commedia romantica, è quel tipo di oggetto filmico che alla prima visione fa venire l’orticaria, ma col tempo si rivela infestante, attrazione fatale e vizio segreto. Pretty Woman, Notting Hill, Insonnia d’amore, Harry ti presento Sally, C’è posta per te, a giudicarli con lucidità, sono campi minati. Sono portatori sani di perniciose illusioni. Nessuna donna pensante li metterebbe mai tra i top five della vita, come da dilettevole sport caro al Nick Hornby di Alta Fede



