Cultura

Perché avevamo bisogno dell’inchiesta di Bergamo sul Covid

Il cimitero monumentale di Bergamo con le lapidi dedicate\\u00A0alle vittime del Covid (Foto LaPresse)
Il cimitero monumentale di Bergamo con le lapidi dedicate\\u00A0alle vittime del Covid (Foto LaPresse)
Il cimitero monumentale di Bergamo con le lapidi dedicate alle vittime del Covid (Foto LaPresse)
  • Si contestano la volontà di riscrivere la storia, l’invasione di campo del potere esecutivo sul potere giudiziario, la fragilità dell’impianto dell’intera inchiesta.
  • Dunque hanno sbagliato i giudici di Bergamo? Lo diranno le fasi successive del procedimento semmai si arriverà a un rinvio a giudizio e a un processo.
  • Comunque un risultato lo hanno almeno raggiunto: quello di porre all’attenzione la necessità di rivedere il nostro codice penale, il codice Rocco di epoca fascista, entrato in vigore nel 1930, quasi un secolo fa.

Come al solito, quando sono coinvolti personaggi eccellenti, scattano accuse di protagonismo ai magistrati. Non succede diversamente con i procuratori di Bergamo che hanno emesso 19 avvisi di chiusura delle indagini per politici e tecnici al termine dell’inchiesta sulla prima ondata della pandemia durante la quale, in due mesi, si sono contati nella provincia lombarda più di seimila morti. Si contestano la volontà di riscrivere la storia, l’invasione di campo del potere esecutivo sul potere giu

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