Oltre al Comic-Con

San Diego, una costosissima blatta in un mare di indifferenza

  • Ho vinto un viaggio a San Diego grazie a un premio per il mio graphic novel. Erano i giorni del Comic-Con, ma non ci sono potuta andare: i biglietti sono finiti due anni fa, quando nemmeno facevo la fumettista.
  • Sono partita per la California con la sindrome dell’impostore come bagaglio a mano, ma decidendo che volevo essere felice. 
  • C’è una cosa però che mi ha sconvolta: il numero enorme di persone senza tetto a San Diego. E, soprattutto, il fatto che siano così invisibili. 

Sono stata a San Diego, durante i giorni del Comic-Con, e non sono andata al Comic-Con. A Roma si dice «stai a rosicà» o «ci sto rosicando» quando qualcosa non va come desideri. Nonostante la mia “romanità” (sono nata e vivo a Roma), io molto difficilmente rosico. È una cosa, un atteggiamento, che mi appartiene poco. E forse proprio per questo motivo non amo la competizione, non partecipo a gare o concorsi, perché non ho quella spinta. Non ho quel sentimento di rivalsa o di bisogno vittoria. No

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