Nella prima settimana dell’anno continua la corsa solitaria dei due libri che hanno segnato l’anno: Tatà (e/o) e Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia HarperCollins. Al terzo c’è il saggio di Gianrico Carofiglio Elogio dell’ignoranza e dell’errore (Einaudi Stile libero)
Nella classifica dei libri della prima settimana dell’anno continua la corsa solitaria dei due libri che hanno segnato l’anno: Tatà di Valérie Perrin per e/o con punteggio 100 che vale il primo posto e Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia di Aldo Cazzullo per HarperCollins con punteggio 93 al secondo. I punti definiscono la proporzione delle copie vendute in relazione al primo. Al terzo (con 54 punti) c’è il saggio di Gianrico Carofiglio Elogio dell’ignoranza e dell’errore per Einaudi Stile libero.
Prima di parlarne c’è però da dare una buona notizia per il mondo dei libri. La vigilia di Natale, il 24 dicembre, è stato emanato il Decreto legge Cultura che stanzia 30 milioni di euro per il fondo speciale destinato alle biblioteche per gli acquisti nelle librerie del territorio, così come stanzia quattro milioni di finanziamenti per l’apertura di nuove librerie da parte degli under 35.
Non è un regalo, neanche di Natale, perché ripristina un taglio sciagurato alle biblioteche pubbliche dell’indimenticabile ministro Gennaro Sangiuliano (ve lo ricordate?), ma è senza dubbio un primo segnale concreto di attenzione al mondo del libro da parte del ministro Alessandro Giuli, dopo un confronto avviato con tutta la filiera del libro. Sono due segnali di un cambio di rotta del governo che recupera finalmente un po’ di saggezza in quel disastrato ministero. (Nonostante la premier abbia dichiarato nella conferenza stampa di inizio anno di non avere il tempo di leggere libri o guardare fiction perché ha altre priorità. Mentre dalla biblioteca dei carcerieri di Evin viene curiosamente scelto per Cecilia Sala, che supplicava il conforto di un libro, anche il Corano in inglese, Kafka sulla spiaggia di Murakami, onirico e pertubante, con un senso di condanna incombente come fosse parte della tortura).
Il passaparola dei lettori
Dei libri di Perrin e Cazzullo abbiamo più volte parlato. C’è ancora qualcosa da dirne? Sì, perché in modi diversi e per pubblici non totalmente sovrapponibili, ma vasti e trasversali, stanno da mesi in classifica e vendono moltissimo grazie al passaparola dei lettori. E il libro di Cazzullo, che rievoca storie dal fascino millenario, è il più venduto dell’anno. La creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio. Mosè, le piaghe d’Egitto, il passaggio del Mar Rosso, i dieci comandamenti. Le grandi donne della Bibbia: Giuditta, Ester, Susanna che fa condannare i suoi molestatori. L’amore del Cantico dei Cantici e la disillusione dell’Ecclesiaste (“tutto è vanità”). Sino alla grande speranza della resurrezione, e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, Gesù.
Valérie Perrin affronta invece temi della nostra attualità: amore coniugale, amore filiale, amicizia, carriera, pedofilia, violenza sulle donne, il mistero della morte. Ma entrambi sono narratori empatici: capaci di raccontare storie che si rincorrono, si intrecciano, si intersecano, storie che trasportano i lettori nel tempo e nello spazio mettendoli di fronte a personaggi diversi con uno stile diretto e una prosa che, pur se articolata (tanti sono i rivoli che la narrazione segue e dipana), risulta di facile comprensione e non fa spaventare chi legge. Anche se la mole del racconto è decisamente impegnativa. Dalle 600 pagine del libro di Perrin al caleidoscopio delle storie bibliche di Cazzullo. Perché tutti abbiamo una storia e a tutti piace sentirne raccontare.
Sarà interessante anche valutare se il successo del libro di Cazzullo contribuirà anche alla lettura diretta della Bibbia e alla sua diffusione.
Elogio dell’errore
Biasimare gli errori e stigmatizzare l’ignoranza sono considerate pratiche virtuose. Necessarie. Ma le cose, forse, non stanno proprio così. Ce lo racconta Gianrico Carofiglio in un’altra puntata del suo saggismo civile, un genere che decisamente lo connota, con una riflessione su due parole che non godono di buona fama. Ignoranza ed errore.
Prendendo spunto da aneddoti, dalla scienza, dallo sport, da pensatori come Machiavelli, Montaigne e Sandel, ma anche da Mike Tyson, Bruce Lee e Roger Federer, Carofiglio ci racconta la gioia dell’ignoranza consapevole e le fenomenali opportunità che nascono dal riconoscere i nostri errori. Imparando, quando è possibile, a trarne profitto.
Le nuove uscite
Aspettando dalla prossima settimana le nuove importanti uscite della nuova stagione letteraria. Questo martedi, il 14, Mondadori annuncia la biografia di papa Francesco Spera in contemporanea mondiale in 80 paesi; Rizzoli quella di Craxi, l’ultimo vero politico di Aldo Cazzullo (che non riposa mai); e poi ci sono i nuovi romanzi pronti a intrecciare le armi per lo Strega: Quello che so di te di Nadia Terranova da Guanda, Qualcuno di noi di Pietro Grossi da Mondadori e L’anniversario di Andrea Bajani da Feltrinelli, in uscita il 28, attesissimo, e già venduto in 25 paesi prima della pubblicazione.
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