Perché essere spinoziani

Una risata per seppellire la pretesa di essere al centro della natura

AP
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  • C’è una storiella antica a cui mi capita di ripensare ultimamente, quella in cui per far tornare la primavera la vecchia Baubò fa ridere la dea Demetra
  • Ci penso spesso per trovare un antidoto alle rimuginazioni ansiogene che mi colpiscono al cospetto di notizie allarmanti mi costringono ad affrontare il pensiero dell’incombente catastrofe climatica
  • Mi ricorda infatti qualcosa di molto simile a quel che sosteneva George Carlin, in un suo spettacolo di trent’anni fa: che noi della natura un incidente trascurabile, superabilissimo, malgrado l’astuzia e la pertinacia con cui ci siamo industriati a metterle i bastoni fra le ruote

C’è una storiella antica a cui mi capita di ripensare spesso, ultimamente. Fa parte del nucleo più arcaico del mito greco; di quei miti che si avventurano fra i primi enigmi che colpirono l’immaginazione dei nostri lontanissimi antenati, scatenando in loro la meraviglia che secondo Aristotele diede l’avvio alla filosofia, ovvero all’arte del ricercare le cause delle cose. La risata di Demetra Prima ancora della filosofia, era stato il mito a prendersi la briga di replicare allo stupore,

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