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Il monaco buddista della Sicilia prigioniero sulla collina

  • Gli hanno tagliato l’acqua e gli vogliono negare la via d’accesso alla sua casa. Un giudice ha ordinato che dovranno garantirgli il libero passaggio. L’udienza decisiva il prossimo 18 gennaio.
  • Da una parte la tutela del diritto di proprietà e dall’altra l’isolamento del reverendo che aveva marciato con le sue preghiere contro i 112 Cruise della Nato puntati contro quella che al tempo era l’Unione Sovietica.
  • «Oggi la Sicilia è meglio di quarant’anni fa perché non ci sono più quei missili», dice il monaco che sopravvive con le offerte. La sindaca di Comiso: «Spero che tutto si risolva presto, intanto il Comune assicura l’acqua a Gyosho con le autobotti».

Com'è la Sicilia di oggi rispetto alla Sicilia di quarant'anni fa? «Meglio, perché adesso su quest'isola non ci sono più i missili», risponde il monaco che è venuto dall'altra parte del mondo. Non ci sono più i 112 Cruise, testate nucleari da crociera, chiamate così per renderle probabilmente più simpatiche nonostante la loro capacità esplosiva quindici volte superiore alla bomba sganciata su Hiroshima. Nascoste nell'estrema punta meridionale dell'isola, erano puntate su quella che al tempo era

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