- La presidente del consiglio ai giornalisti preferisce gli stenografi.
- Le restrizioni alla libertà di stampa sono tollerate, si procede senza scossoni.
- La debolezza della reazione nasce dal 25 settembre. Quando vi è una sconfitta così clamorosa, le colpe non possono essere assegnate alla prepotenza dell'avversario
L’attacco all’informazione da parte di un governo è una cosa seria. Qui non interverremo sulla querela della presidente del Consiglio contro il Domani, che in sé potrebbe essere una cosa singola, anche piccola. Ma non possiamo non vedere il contesto in cui questa querela si svolge. E il contesto è il comportamento di disprezzo di Giorgia Meloni per la stampa, disprezzo che ha dimostrato, non una sola volta, ma con un percettibile crescendo di gesti nelle conferenze stampa, dimostrando di sent



