Ai ballottaggi di domenica e lunedì, il centrosinistra ha vinto in quasi tutti i capoluoghi. Oltre a Roma e Torino, vince anche a Latina, rovesciando il risultato del primo turno in quella che è probabilmente la più inaspettata vittoria di questa tornata.

La coalizione conquista anche Cosenza, Savona e Isernia, precedentemente guidate dal centrodestra, e mantiene Varese e Caserta. Gli unici nei: la sconfitta a Trieste e quella a Benevento, dove è stato rieletto Clemente Mastella, sostenuto soltanto da Forza Italia, Italia viva e liste civiche.

Il caso di Latina

Il sindaco uscente di Latina, Damiano Coletta, ha vinto rovesciando il risultato del primo turno con il 54 per cento contro il 45 per cento del candidato del centrodestra, l’ex sindaco Vincenzo Zaccheo.

Il risultato nella seconda città del Lazio era inaspettato. Al primo turno, Coletta era in svantaggio di 8mila voti sul suo avversario. Al secondo turno, però, Coletta è passato da 21mila a 25mila voti, mentre l’astensione ha penalizzato duramente Zaccheo, crollato da 30 a poco più di 21mila voti.

La sfida in città era particolarmente simbolica. Latina è da decenni una roccaforte della destra e Coletta è stato il primo sindaco di sinistra a essere eletto nella storia della città. La sua vittoria, cinque anni fa, era sembrata frutto di una fortunata serie di coincidenze, dovuta soprattutto alla crisi del centrodestra, travolto dalle divisioni interne e dalle accuse di corruzione e di rapporti con membri della criminalità organizzata.

Alle ultime elezioni, la situazione era sembra in parte riproporsi, con la scelta di un candidato esponente della vecchia guardia cittadina come Zaccheo e con gli scandali e le inchieste che hanno colpito Claudio Durigon, ex sottosegretario e uomo forte della Lega in città.

Al primo turno, Zaccheo aveva quasi sfiorato la vittoria, fermandosi a poche centinaia di voti dalla maggioranza. Le due settimane di attesa prima del ballottaggio, però, hanno penalizzato molto la sua coalizione. Zaccheo ha perso per strada quasi un terzo degli elettori raccolti al primo turno, consegnando così la vittoria a Coletta.

Trieste e Benevento

Tra i comuni capoluogo, le uniche sconfitte per il centrosinistra sono arrivate da Trieste e Benevento.

Nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia ha vinto il sindaco uscente Roberto Dipiazza che ha già governato la città per tre mandati. Dato per grande favorito prima del voto, al secondo turno ha corso qualche rischio, piazzandosi alla fine soltanto tre punti avanti al suo rivale di centrosinistra, Francesco Russo, che tra primo e secondo turno ha recuperato ben diecimila voti rispetto al primo turno. Non abbastanza, però, per battere Dipiazza, che è riuscito a conservare i 38mila voti del primo turno, vincendo così con il 51 per cento dei consensi.

A Benevento, invece, ha vinto il sindaco uscente Clemente Mastella, appoggiato da un’insolita coalizione formata da liste civiche, Forza Italia e diversi esponenti di Italia viva, ma che non comprendeva gli altri partiti del centrodestra.

Con quasi il 60 per cento di votanti, Benevento ha il primato dell’affluenza tra i capoluoghi. Mastella si è imposto con il 52,5 per cento dei voti, contro il 47,5 per cento del suo avversario, Luigi Diego Perifano, cresciuto rispetto al primo turno, ma non abbastanza da insidiare l’ex ministro della Giustizia.

Gli altri capoluoghi

Nel resto dei capoluoghi di provincia al voto, da Savona a Cosenza, il centrosinistra ha trionfato ovunque.

Il risultato più importante è anche quello di Varese, storica città simbolo della Lega delle origini, che già cinque anni fa era stata espugnata per la prima volta dal centrosinistra guidato da Davide Galimberti. Al primo turno, Galimberti si era piazzato primo con un certo vantaggio e ha confermato il suo risultato al secondo turno, battendo Matteo Luigi Bianchi: 53,2 per cento contro 47,8 per cento.

Il risultato di Varese era in parte atteso. Dopo Latina, la palma di vittoria più notevole spetta probabilmente a Cosenza dove il sindaco uscente di centrodestra, Francesco Caruso, è stato nettamente battuto dal suo omonimo di centrosinistra, che ha ottenuto il 57,6 per cento contro il suo 42,4 per cento.

Ribaltate anche le amministrazioni di Isernia, dove governava Fratelli d’Italia e a Savona, dove governava una sindaca civica appoggiata dal centrodestra. In entrambe le città, i candidati di centrosinistra hanno vinto con percentuali intorno al 60 per cento.

Infine, il centrosinistra ha confermato anche la guida di Caserta, dove il sindaco uscente Carlo Marino si è imposto con il 53,5 per cento dei voti.

 

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