«No voy a dimitir!». Questo rappresenta oggi Luis Rubiales: il passato machista che non vuole schiodare. Ma sempre Rubiales diventa per converso anche il simbolo di una Spagna che invece del retaggio machista si vuole a tutti i costi liberare
«No voy a dimitir! No voy a dimitir!». «Non mi dimetto!». Lo ha ripetuto almeno quattro volte, e alzando la voce, il presidente della Federcalcio spagnola al centro di uno scandalo sessista. E del resto – almeno per metafora – questo rappresenta oggi Luis Rubiales: il passato machista che non vuole schiodare. Ma sempre Luis Rubiales diventa per converso anche il simbolo di una Spagna che invece del retaggio machista si vuole a tutti i costi liberare. «O lui o noi», dicono – assieme ad altri col



