LO STATO DEI DIRITTI

La coalizione semaforo promette di fermare la deriva della Polonia

(Il premier polacco Mateusz Morawiecki, la presidente della Commissione Ue e Angela Merkel al consiglio europeo dello scorso ottobre. Foto AP)
(Il premier polacco Mateusz Morawiecki, la presidente della Commissione Ue e Angela Merkel al consiglio europeo dello scorso ottobre. Foto AP)
  • La incapacità europea di ricondurre prima Budapest e poi Varsavia al rispetto dello stato di diritto dipende dal fattore Germania. E quel fattore sta cambiando.
  • Finora, con Merkel, la Germania ha optato per l’acquiescenza, e Bruxelles di conseguenza. «Così il problema non ha fatto che allargarsi», spiega l’eurodeputato verde tedesco Daniel Freund. 
  • Ora la presenza al governo, con l’Spd, di liberali e verdi, sostenitori della rule of law in sede Ue, crea una finestra di opportunità. L’accordo di coalizione contiene una sezione dedicata allo stato di diritto: alla Commissione si chiede efficacia, e niente soldi a Varsavia senza certezze sull’indipendenza dei giudici. 

Persino i polacchi pensano che l’Ue sia troppo morbida col loro governo: quando si tratta di farsi rispettare, e di far rispettare lo stato di diritto, le istituzioni europee arrivano troppo tardi e sono troppo deboli. Secondo un sondaggio dell’istituto Isp è così che la pensa mezza Polonia, e anche una fetta di sostenitori del Pis, il partito di governo. Ma ora si apre un nuovo scenario. La incapacità europea di ricondurre prima Budapest e poi Varsavia al rispetto dei valori democratici e dell

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