- «Ormai prendo appunti su carta». Giornalista europeo spiato da un governo europeo, Szabolcs Panyi è il reporter ungherese di Direkt36, che con le sue inchieste sul cerchio magico di Orbán, sulle sue connessioni con Mosca e Pechino, ha attirato le attenzioni del premier.
- Qui racconta quando e come si è reso conto di essere sorvegliato con il software israeliano Pegasus, perché è certo che sia stato il suo governo a spiarlo e le reazioni deboli dell’Ue.
- «L’informazione a Budapest è sotto attacco e ne esce sconfitta». Ieri Bruxelles ha presentato il rapporto sullo stato di diritto. «Molte parole, nessuna azione».
«Ormai prendo appunti con carta e penna. Con la mia ex fidanzata speriamo che non abbiano preso anche le nostre immagini in intimità insieme». Giornalista europeo spiato da un governo europeo, Szabolcs Panyi è il reporter ungherese del centro di giornalismo investigativo Direkt36, che con le sue inchieste sul cerchio magico di Viktor Orbán, sulle sue connessioni con Mosca e Pechino, ha attirato le attenzioni del premier. E non solo quelle. Quando e come si è accorto di essere spiato? Devo



