IL GIORNALISTA UNGHERESE SPIATO CON PEGASUS

Szabolcs Panyi: «Viktor Orbán mi spiava e l’Europa non fa nulla»

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(Szabolcs Panyi. Foto di András Pethő. Courtesy of Direkt 36)
  • «Ormai prendo appunti su carta». Giornalista europeo spiato da un governo europeo, Szabolcs Panyi è il reporter ungherese di Direkt36, che con le sue inchieste sul cerchio magico di Orbán, sulle sue connessioni con Mosca e Pechino, ha attirato le attenzioni del premier.
  • Qui racconta quando e come si è reso conto di essere sorvegliato con il software israeliano Pegasus, perché è certo che sia stato il suo governo a spiarlo e le reazioni deboli dell’Ue.
  • «L’informazione a Budapest è sotto attacco e ne esce sconfitta». Ieri Bruxelles ha presentato il rapporto sullo stato di diritto. «Molte parole, nessuna azione».

«Ormai prendo appunti con carta e penna. Con la mia ex fidanzata speriamo che non abbiano preso anche le nostre immagini in intimità insieme». Giornalista europeo spiato da un governo europeo, Szabolcs Panyi è il reporter ungherese del centro di giornalismo investigativo Direkt36, che con le sue inchieste sul cerchio magico di Viktor Orbán, sulle sue connessioni con Mosca e Pechino, ha attirato le attenzioni del premier. E non solo quelle. Quando e come si è accorto di essere spiato? Devo

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