Riprende martedì mattina la tre giorni dei ministri della Difesa dell’alleanza dei paesi occidentali sulla nuova strategia da seguire in Ucraina. Sul tavolo c’è la discussione sull’opportunità di allargare la fornitura di armi anche agli aerei militari. Finora, sull’argomento c’è stata un’apertura di fatto della Francia, che l’anno scorso ha dismesso alcuni jet meno recenti, e del Regno Unito, che però può garantire solo l’addestramento dei piloti alla guida degli aerei occidentali. Stati Uniti e Germania per il momento si oppongono alla possibilità di inviare aerei a Kiev. Questa posizione rende difficile anche l’invio di aerei coprodotti dalla Germania in uso a paesi terzi: per questo motivo per il momento l’unica fornitura realmente possibile è quella dei Mirage prodotti e utilizzati in passato dalla Francia.

In ogni caso, a Bruxelles i jet non sembrano essere in cima alle urgenze. «La priorità ora è consegnare i tank, i Leopard e gli altri che sono stati promessi, nonché i veicoli blindati di fanteria. Ed è quello che stanno facendo gli alleati. Poi bisogna far sì che ci siano le munizioni. I jet non sono la questione più urgente ora, ma la conversazione è in corso perché le necessità dell'Ucraina evolvono con l'evolversi della guerra» ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aprendo l'incontro.

Ma Stoltenberg non ha escluso che l’argomento possa tornare più avanti. «Ovviamente, il tipo di supporto che forniamo all'Ucraina si è evoluto con l'evolversi della guerra. All'inizio era estremamente importante fornire armi anticarro leggere come i giavellotti, poi abbiamo visto la necessità di artiglieria e gli alleati della Nato hanno fornito sistemi sempre più avanzati. Quindi è diventato ovvio che c'era un bisogno urgente anche di sistemi di difesa aerea più avanzati che i nostri alleati della Nato stanno ora fornendo ai patrioti Samp/T e ad altri sistemi di difesa aerea avanzati».

La situazione ucraina

Nel frattempo, in Ucraina sono tornate a suonare le sirene antiaeree in tutto il paese. Nelle prime ore del mattino, i caccia F-35 del ministero della Difesa dei Paesi Bassi hanno intercettato tre aerei russi nello spazio aereo sopra la Polonia e li hanno scortati verso il confine.

Il timore è che possa essere l’inizio di una nuova offensiva russa, a lungo prevista ma di cui per il momento non si vedono tracce. «Non vediamo segni che il presidente Putin si stia preparando per la pace. Quello che vediamo è il contrario. Si sta preparando per nuove offensive e nuovi attacchi. Quindi è ancora più importante che alleati e partner della Nato forniscano maggiore sostegno all'Ucraina e ci incontreremo più tardi nel gruppo di contatto guidato dagli Stati Uniti per l'Ucraina e affronteremo le urgenti necessità di un maggiore sostegno all'Ucraina» ha detto Stoltenberg.

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