Conclusasi la parentesi delle elezioni amministrative, il parlamento italiano e i suoi partiti si avviano verso una fase politica molto difficile. La legislatura sta per chiudersi, senza incidenti di percorso il parlamento rimarrà in carica fino a marzo 2023, poi ci saranno le elezioni nazionali e l’inevitabile cambio di governo. Nel frattempo, sia il centrodestra sia il centrosinistra inizieranno una campagna elettorale silenziosa, assumendo posizioni sempre più dure sui singoli provvedimenti che rimangono da esaminare, in particolare la riforma fiscale e il disegno di legge sulla concorrenza. Approvare nuove leggi dunque non sarà facile.

Il lavoro dei servizi segreti

Foto AGF

Tra gli appuntamenti più importanti in programma questa settimana in parlamento, c’è la riunione di mercoledì del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Alle 8.30 sarà ascoltato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, con delega ai servizi segreti. 

Lo stesso giorno, al termine dell’informativa di Gabrielli, deputati e senatori discuteranno la relazione finale sull’attività dei servizi nel secondo semestre 2021. 

Ius scholae e cannabis

Nel corso della settimana l’assemblea della Camera inizia l’esame di due proposte di legge controverse: quella sulla legalizzazione della cannabis e il cosiddetto Ius scholae, ovvero l’acquisizione della cittadinanza per i figli di migranti nati in Italia che hanno frequentato almeno cinque anni di scuola. I deputati stanno concludendo l’esame nelle due commissioni di merito, la prima è materia della commissione Giustizia, la seconda della commissione Affari costituzionali.

In settimana, entrambe verranno esaminate dall’assemblea. La loro approvazione, prima la cannabis e poi le norme sulla cittadinanza, dovranno essere decise dall’aula, poi verranno inviate al Senato.

I due temi non trovano terreno fertile nella maggioranza che appoggia il governo Draghi, essendo entrambi invisi al centrodestra, in particolare da Lega e Fratelli d’Italia. Se i due testi di legge riuscissero a superare la soglia di voti necessari alla Camera, sono inevitabilmente destinati a morire al Senato: è consuetudine che a palazzo Madama, dove la maggioranza ha meno voti a disposizione, si blocchino decine di provvedimenti.

Africa e Nato

Martedì è in programma in commissione Esteri al Senato l’audizione del presidente dell’Ispi e ambasciatore Giampiero Massolo, che parlerà del partenariato tra l’Italia e l’Africa e le crisi che sta vivendo quest’ultimo continente.

La stessa commissione, insieme all’omologa del Senato, ospiteranno anche un’altra audizione, quella del vice segretario generale delle Nazioni unite e Alto rappresentante Onu per l’Alleanza tra le civiltà, Miguel Angel Moratinos.

Salario minimo mai

L’entusiasmo mostrato dai partiti italiani per l’approvazione in Europa del salario minimo, non ha portato a molto. Il Senato ormai da mesi esamina il disegno di legge a firma dell’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (M5s), ma il testo non è mai uscito dalla commissione in cui è stato assegnato. 

Il calendario della settimana fissa l’esame per martedì, ma molti partiti sono disinteressati a trattarlo. Potrebbe succedere quello che già si è verificato nelle scorse settimane: la commissione ha rinviato più volte l’esame del provvedimento.

Semplificazioni

La Camera sta svolgendo un ciclo di audizioni sul tema delle semplificazioni fiscali. Lunedì intervengono nelle commissioni Bilancio e Finanze sia la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra sia il direttore dell’agenzia Entrate Ernesto Maria Ruffini.

Il cognome dei figli

I deputati della commissione Giustizia si incontrano martedì per discutere diversi provvedimenti all'ordine del giorno. Uno di questi riguarda le norme sul cognome dei figli. Al momento, non sono chiare le tempistiche con le quali il provvedimento verrà esaminato e se sarà approvato entro la legislatura.

Nel frattempo, però, sono diventate esecutive le decisioni della Corte costituzionale: a seguito di una sentenza, il cognome del padre non verrà più attribuito autonomamente ai figli. Nel caso non venga specificato al momento della nascita del bambino o della bambina, gli verranno attribuiti i cognomi di entrambi i genitori.

Nota politica

Dopo la palese sconfitta del centrodestra alle elezioni comunali, è molto ptobabile che in settimana si terrà un incontro tra i tre leader principali: Matteo Salvini della Lega, Silvio Berlusconi di Forza Italia (o Antonio Tajani, come spesso accade) e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. 
«Per me l’incontro si può fare anche domani (martedì, ndr), non è possibile perdere in città importanti perché il centrodestra si divide e sceglie di non allargarsi e di includere altre forze ed energie, per paura, per calcolo o per interesse di parte», ha detto ieri Salvini.

«Vediamoci e prepariamo la prossima squadra e il prossimo progetto di governo, subito, insieme», ha concluso.

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