- L’emergenza in cui viviamo da due anni ha messo la democrazia a dura prova.
- L’aumento delle restrizioni, delle precauzioni e dei controlli risponde a una proliferazione oggettiva dei rischi.
- È questo stato di rischio permanente che sta annientando le condizioni di esistenza della civiltà liberale.
«A mali estremi, estremi rimedi». La saggezza popolare ha riassunto in questo adagio la logica del cosiddetto principio di necessità, secondo cui è accettabile derogare dalle norme generali in presenza di circostanze eccezionali – calamità naturali, stato di guerra, epidemie eccetera. Così di fronte alla minaccia virale che ha colpito il mondo nel 2020 abbiamo accettato numerose restrizioni alle libertà civili, convinti che fossero temporanee. Nella storia del mondo si è aperta una parentesi



