- La fine della Seconda guerra mondiale, con il corollario di persecuzioni politiche che assurge a rilevanza nazionale ogni 10 febbraio, non rappresentò soltanto il momento più avanzato della riscossa nazionale jugoslava, ma anche l’inizio della “questione di Trieste”.
- Il generale Tito cedette e acconsentì alla spartizione del territorio conteso, la Venezia Giulia, in corrispondenza della linea tracciata dal generale William Duthie Morgan su una mappa, e che da lui prese il nome.
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La situazione rimase in stallo per anni, finché il nuovo presidente americano Dwight D. Eisenhower annunciò la cessazione del Territorio libero di Trieste e avvenne la spartizione tra Italia e Jugoslavia.
La fine della Seconda guerra mondiale alla cuspide dell’Adriatico, con il corollario di persecuzioni politiche che assurge a rilevanza nazionale ogni 10 febbraio, non rappresentò soltanto il momento più avanzato della riscossa nazionale jugoslava, ma anche l’inizio della “questione di Trieste”. La disputa territoriale tra Italia e Jugoslavia, che sarebbe durata, nella sua fase “calda”, fino al 1954, è una storia appassionante su cui di rado, negli ultimi anni, si è concentrata l’attenzione pubb



